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domenica 22 dicembre 2019

LA NOSTRA ESPERIENZA CON JANGHI IN SENEGAL



Ciao a tutti! 
Prima di raccontarvi la nostra esperienza  con Janghi, ci piacerebbe presentarci. 
Siamo un gruppo di cinque amici - Hamin, Marco, Sofia, Thierno e Tommaso - e questa estate abbiamo avuto la fortuna di recarci a Dakar per la durata di tre settimane. 
Attualmente frequentiamo l’ultimo anno di liceo scientifico a Milano nella stessa classe. 
Ora, senza dilungarci troppo, vorremmo parlarvi di quello che effettivamente è stato il nostro soggiorno in Senegal.


Ed è così che abbiamo lasciato Milano il primo di luglio, con molte aspettative, voglia di conoscere e scoprire una realtà così diversa dalla nostra. 
La nostra attività di volontario consisteva nel rapportarci con gli studenti della scuola Enfance et Paix, situata nel quartiere popolare di Parcelles Assainies.
Siamo andati a Dakar con l’obiettivo di metterci in gioco, di aiutare dei ragazzi che non hanno avuto le nostre stesse opportunità, ma con cui condividiamo desideri e speranze. 
Il nostro è stato un vero e proprio scambio, che ha arricchito tanto loro quanto noi.

Vorremmo evidenziare cinque aspetti della nostra esperienza, che reputiamo essere i più significativi: 
  1. le lezioni giornaliere a scuola con i talibés, 
  2. la pulizia del Daara (dimora dei talibés a Dakar nonché luogo dove apprendono il Corano), 
  3. la visita alla Riserva naturale di Bandia
  4. l’escursione presso l’isola di Gorée e infine 
  5. la nostra permanenza di quattro giorni presso i villaggi natali dei ragazzi talibés della scuola.


LEZIONI
Seppur le scuole in Senegal (come allo stesso modo quelle italiane) siano chiuse durante il mese di luglio, la scuola di Enfance et Paix ha rappresentato un’eccezione per i talibés, che durante il Ramadan (mese di digiuno) non hanno frequentato le lezioni. Dunque, per recuperare le ore perdute, i talibés hanno continuato ad andare a scuola fino agli inizi di agosto. Ed è qui che siamo intervenuti noi!
Le lezioni si svolgevano dal lunedì al sabato durante il pomeriggio, in modo da consentire agli studenti di potersi dedicare allo studio del Corano nel corso della mattinata. Il nostro compito consisteva essenzialmente nell’assistere sia i professori, agevolando lo svolgimento delle lezioni, sia gli alunni, facilitandogli l’apprendimento.
Gli studenti avevano un’età compresa dai circa cinque e sei anni, fino ad arrivare ai nostri coetanei (studenti di diciotto di anni). Una volta smistati ciascuno nelle diverse classi, ci siamo confrontati con i professori per identificare gli allievi aventi una maggiore difficoltà e che richiedevano una particolare attenzione. 

Ognuno di noi ha avuto modo di interagire attivamente nella programmazione e il successivo svolgimento delle lezioni, organizzando attività, giochi e fruendo di metodi educativi innovativi, come ad esempio l’utilizzo degli strumenti tecnologici.

La nostra maggiore difficoltà è stata senza dubbio la comunicazione con i ragazzi, soprattutto quelli di noi che avevano a che fare con i più piccoli. I talibés parlano infatti wolof (prima lingua del Senegal) e studiano l’arabo in modo da leggere il Corano; il francese viene parlato dunque solo a scuola, seppur esso sia necessario per accedere al mondo del lavoro.

PULIZIA DEL DAARA
La pulizia del Daara è stata una delle nostre prime attività, inserita all’interno di un progetto per la sensibilizzazione all’igiene personale e collettiva, promosso da tre volontarie canadesi. 
Una mattina ci siamo dunque diretti al Daara, armati di rastrelli per raccogliere i rifiuti all’esterno, di spugne e bacinelle per lavare i vestiti dei talibés, e soprattutto di tanta buona volontà. 




Seppur sia stato abbastanza faticoso, quest’esperienza ci ha permesso di entrare in relazione con i ragazzi più approfonditamente e al di fuori dell’ambiente scolastico, nonché di lavorare a loro insieme come una squadra. I talibés e soprattutto il Marabout Omar (maestro coranico e loro educatore) ci hanno aperto le loro porte, dimostrandosi straordinariamente disponibili e accoglienti. Alla fine, ci siamo riuniti tutti insieme per la preghiera e la benedizione da parte del Marabout nei nostri confronti.


Abbiamo avuto dunque modo di scoprire il luogo dove vivono, mangiano, pregano, dormono… un posto così diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, ma che rappresenta tutto per i talibés.


RISERVA NATURALE DI BANDIA
La Riserva di Bandia è la prima riserva naturale privata del paese, istituita nel 1986 nel cuore di una foresta di baobab africani. Conta una superficie di circa 3 500 ettari e presenta una fauna riccamente eterogenea.
Dopo esserci ritrovati la mattina presto di fronte alla scuola, aver eseguito l’appello e distribuito a ciascun ragazzo la tipica maglietta gialla di Janghi, siamo partiti per questa giornata alla scoperta di tante fantastiche specie animali. Ci siamo recati presso la riserva con un carrapide, un mezzo di trasporto pubblico largamente diffuso in Senegal simile ad un bus.





All’arrivo i bambini scalpitavano dalla voglia di vedere gli animali di cui tanto avevano sentito parlare nelle storie popolari: ed è così che, con tanta curiosità ed eccitazione, abbiamo finalmente incominciato il nostro tour.

Alla fine del giro i bambini erano tutti estremamente esaltati: le giraffe, le zebre, i rinoceronti e i tanto temibili coccodrilli hanno da subito attirato la loro attenzione e il loro interesse.


ISOLA DI GORÉE
Conosciuta come l’isola degli schiavi, l’isola di Gorée, data la sua posizione strategica, ha rappresentato per oltre tre secoli un importante snodo per le tratte negriere, dove gli Europei raggruppavano gli schiavi in attesa che venissero imbarcati per le Americhe.
Tutte queste informazioni sono state spiegate ai bambini da un professore di storia, che il giorno prima della visita all’isola ha tenuto una conferenza a scuola.
Raggiunto il traghetto con il solito carrapide, ci siamo imbarcati verso l’isola. 




Qui abbiamo avuto modo di visitare la Maison des esclaves (la Casa degli schiavi), il luogo dove gli schiavi attendavano la loro inesorabile partenza per l’America 


e il Musée de l’esclavage (Museo della schiavitù).


Dopo una mattinata di visita e spiegazioni, i bambini hanno finalmente avuto modo di fare un tuffo nel mare. 


Nonostante infatti vivano a Dakar, città circondata dal mare, quasi nessuno di loro aveva mai avuto la possibilità di fare un bagno nelle magnifiche acque dell’oceano.

Infine il pranzo, offerto dalla famiglia di una ragazza sordomuta a cui Janghi ha pagato la retta scolastica per una scuola apposita, è stato un importante momento di condivisione e unione tra noi, i talibés e gli accompagnatori.



La visita è stata quindi di enorme importanza per i bambini, in quanto è fondamentale conoscere le nostre origini e gli eventi storici che ci hanno portato alla situazione attuale.




VILLAGGI
Dopo 6 lunghe e interminabili ore di macchina, accompagnate dal caldo afoso tipico del centro Senegal, 

siamo finalmente arrivati ai villaggi di Niahène, insieme al Marabout, qualche talibés e un infermiere che è stato a sua volta talibé in Gambia, il suo paese natale. 

Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare le famiglie dei villaggi per quanto riguarda l’importanza dei documenti d’identità, senza i quali i bambini non potrebbero accedere all’educazione pubblica. 
Di particolare importanza era il ruolo dell’infermiere nostro accompagnatore, in quanto conosceva bene la realtà dei villaggi. 

Il nostro soggiorno durato quattro giorni è stata senza dubbio un’esperienza unica e che in pochi hanno modo di vivere: siamo stati accolti all’interno della vita del villaggio, coinvolti nelle loro attività e nel loro modo di vivere. 





L’ospitalità e la gentilezza di tutti è stato ciò che forse ha maggiormente segnato questa nostra visita. Al villaggio in cui dormivamo tutti erano costantemente attenti alle nostre esigenze e disposti ad aiutarci e farci conoscere la loro vita. 



Dai bambini più piccoli ai ragazzi più grandi tutti erano visibilmente euforici della nostra presenza. 


L'ospitalità e le attenzioni non erano  comunque limitate solo al nostro villaggio ma estremamente presenti in tutti i posti in cui abbiamo fatto visita. 
Alla sera, dopo essere tornati dalle visite ai parenti dei talibés, ci riunivamo sempre in compagnia dei bambini, per farli giocare, 





e dei ragazzi, con cui abbiamo avuto modo di scambiare idee, ed opinioni riguardo temi che ritenevamo importanti.  



Questi sono stati forse i momenti di massima importanza, perché davvero siamo riusciti a confrontare i nostri mondi e le nostre mentalità, seduti in cerchio sotto le stelle.
I quattro giorni sono volati, forse i più intensi e per questo i più brevi di tutta la nostra permanenza in Senegal; alla partenza tutto il villaggio è venuto a salutarci e staccarsi da tutti è stato davvero difficile. 
Il viaggio di ritorno è stato, forse anche per questo, molto meno divertente e spensierato dell’andata, la tristezza dei saluti  aveva contagiato tutti. 
Ultimo bellissimo ricordo di questo viaggio nel centro del paese è stato il regalo che le bimbe del villaggio ci hanno fatto poco prima che entrassimo a Dakar, chiamandoci al telefono per salutarci e farci sentire tutti i giochi e le canzoni che avevamo loro insegnato, dimostrandoci come, in così poco tempo, anche loro si fossero affezionate esattamente quanto noi.

Hamin, Marco, Sofia, Thierno e Tommaso






lunedì 20 maggio 2019

ACTIVITES JANGHI 2018



L’accès à l’éducation scolaire pour les enfants qui pour différentes raisons (bureaucratiques, familiales, sociales, culturelles…) en ont été écartés est l’objectif autour duquel est née l’ONG Janghi et il constitue aussi la porte d’entrée à une vision plus globale de leur situation. En effet, la cible particulière du projet, les enfants très souvent démunis et vulnérables, parmi lesquels aussi les talibés, nous a amené à nous focaliser aussi sur leurs autres droits fondamentaux dont ils sont souvent également privés.

Les actions se mènent en partenariat avec l’ONG Enfance et Paix qui possède une structure scolaire permettant d’accueillir ces enfants et pouvant s’adapter aux exigences de leur situation.

Nous pouvons regrouper les activités de Janghi en deux grands thèmes
        I.            EDUCATION
a.       Accès a l’instruction
b.      Activités ludiques stimulant la créativité et l’intérêt pour l’apprentissage
      II.            AMÉLIORATION DES CONDITIONS DE VIE
a.       Accès à la santé
b.      Alimentation, habits et logement
c.       Contacts avec la famille



I.                    EDUCATION

a.      ACCÈS A L’INSTRUCTION

Dépenses :  9 748 314 Fr (14 861,16 E)
dont 7.853.000 Fr (11 971,86 E) x Frais de scolarité 2017-18 à l’école de Enfance et Paix
               
Cette année nous avons voulu viser non seulement le problème de l’accès à l’école mais aussi celui de la qualité de l’enseignement et des activités extrascolaires stimulant la créativité et l’intérêt pour l’apprentissage.


Année scolaire 2017-18
119 enfants démunis et vulnérables, parmi lesquels 90 talibés, ont pu bénéficier de cours scolaires. 105 à travers l’inscription à l’Ecole de l’ONG Enfance et Paix.
Pour les 14 talibés du Daara Wahab non admis à l’école Enfance et Paix, des cours ont été organisés sur place, au Daara par Janghi.

Début d’année scolaire 2018-19
115 enfants parrainés par Janghi ont pu être inscrits à l’Ecole d'Enfance et Paix dès le début de l’année scolaire. Parmi eux 88 sont talibés dont 73 dans les classes de transition et 15 intégrés dans les classes normales.
Pour faciliter l’insertion des nouveaux talibés intégrés, des cours de renforcement leur sont donnés chaque soir
Comme pour les années précédentes, pour les talibés, Janghi assure aussi le matériel scolaire

Goûter à l’école
Les talibés dans les classes spéciales reçoivent chaque jour du lait et deux fois par semaine, lorsque les heures de cours sont plus nombreuses,  aussi un fruit



Quant aux talibés intégrés il reçoivent depuis le début l'année scolaire 2018-19, au moment de la recréation de 10h un goûter similaire à celui que les autres enfants amènent de chez eux.

Extraits de naissance
Pour permettre l’insertion future à l’école publique Janghi a aidé à l’obtention de l’extrait de naissance pour 5 talibés du daara de Mame Khalifa Niasse (MKN)

Mesures pour améliorer la qualité de l'enseignement
    
     Ressources humaines
  • Intégration d’une volontaire Janghi (Lala) parmi les enseignants des classes de transition
  • Mise à disposition d’un volontaire Janghi (Sylvestre) à l’école, en début des cours de transition pour aider dans l’organisation des cours et suppléer en cas de besoin. 
  • Cours de soutien en mathématiques pour les élèves du secondaire en difficulté par l’enseignante Codoumar Mbow, membre de Janghi (milieu d’année scolaire 2017-18) 
     Création d'un programme pédagogique adapté aux conditions spécifiques des talibés 
Atelier de 3 jours pour l’élaboration d’une méthodologie d’enseignement et un programme pédagogique adaptés aux conditions spécifiques des talibés à adopter dans les classes de transition. Modéré par la présidente de Janghi et professeur spécialiste dans le domaine, Codoumar, l’atelier a vu la participation des responsables de l’école Enfance et Paix ainsi que les enseignants des classes de transition dont les volontaires Janghi : Lala et Sylvestre. 

En effet celle-ci est la première expérience au Sénégal dans laquelle, en accord avec les parents et le responsable du Daara, des talibés sont insérés dans une école externe, indépendante pour y acquérir un enseignement leur permettant d’intégrer, s'ils le voudront, le système éducatif national sénégalais. Pour ce faire, le programme scolaire doit tenir compte de l'emploi du temps chargé des talibés pour qui les obligations du Daara restent prioritaires. Le principe est d'élaborer des cours qui stimulent l’intérêt des talibés, en exploitant au maximum les peu d'heures qui leur sont accordées sans pour autant les fatiguer d'avantage mais au contraire leur offrir un temps agréable en remplacement du temps de jouer qu'ils n'ont pas. 
Il n'existe pas de programme didactique adapté à cette situation, de ce fait nous sommes en train de le créer progressivement sur le tas, en collaboration avec l'ONG Enfance et Paix, et cet atelier en voulait être une première systématisation.



Leçon sur les signes devant faire suspecter abus et maltraitance sur mineur
Cette leçon a été faite par un membre de Janghi diplômée en learning disorder management and child psychology, Mamy Sarr, aux enseignants des classes de transition des talibés, aux responsables de l'Ecole de Enfance et Paix et aux membres de Janghi plus présents à l'école.en contact avec les talibés. 

Supports didactiques et instruments de travail mis à disposition des enseignants
  • Copies du manuel pédagogique pour le cycle primaire du Ministère de l’Education Nationale
  • Un ordinateur portable
  • Consommables pour faciliter la création de supports pédagogiques




b.      ACTIVITÉS LUDIQUES ÉDUCATIVES

Dépenses:   884.202 Fr (1347,98 E)
Participation des élèves à la Biennale de Dakar
Nous avons amené 50 élèves de l’école de Enfance et Paix (dont 30 étaient des talibés)  à voir l’exposition des artistes et participer aux activités de stimulation de la créativité prévues pour les plus jeunes


Conférence sur les dangers de la dépigmentation de la peau


Dr Mame Amy Ndir, dermatologue et membre de Janghi à fait une conférence à l’école sur les dangers de la dépigmentation, pratique diffuse au Sénégal et touchant aussi les adolescentes.
  
Journée de créativité à Ker Imagination
Ker Imagination a offert son espace et ses ateliers un dimanche pour les talibés.

44 talibés (parmi ceux qui vont à l’école et n’avaient pas été à la Biennale) ont participé à 2 ateliers de création artisanale (menuiserie et poterie), 2 ateliers de jeux (dont un en piscine) et un atelier de musique. 




Journees Akawe
"AKAWE" c'est un mot de la langue rwandaise qui veut dire "c'est pour toi". Notre volontaire rwandais Sylvestre avec un volontaire canadien Hugo ont organisé des journées de sensibilisation à l’environnement.  Soixante-trois personnes (la plupart les talibés et autres élèves de l’école) ont participé au premier ramassage des déchets plastiques à la plage Diamalaye des Parcelles Assainies en octobre et la pesée a montré que 746 kilos de déchets ont été ramassés.
L’activité a été renouvelée au mois de Novembre avec encore plus de participants (plus de 100) et beaucoup plus de déchets ramassés (1700 kg). Des responsables de quartier et une organisation communautaire pour l’environnement se sont joints spontanément à l’activité.








Cours d’Informatique et Internet
23 talibés répartis en 3 groupes successifs ont pu bénéficier des cours d’initiation à l’outil informatique et à la navigation sur internet

Le but était de leur permettre d’utiliser un instrument répondant à leurs intérêts et besoins personnels pour leur montrer un des avantages immédiats de savoir lire et écrire en français. Le cours comprenait aussi une leçon sur les dangers et précautions lors de la navigation sur internet et dans les réseaux sociaux






Célebration de la Journée Nationale du Talibé (20 avril)
Organisation d’activités en faveur des talibés pour fêter leur Journée avec la participation de la communauté et des élèves de l’école
  • Ateliers d’art plastique pour les talibés et exposition de leurs créations
  • Offre d’un repas pour tous, préparé par la communauté
  • Opération de nettoyage « set setal » du Daara et alentours
  • Organisation de deux tournois de football (un pour les petits l’autre pour les plus grands) entre des équipes de 4 Daaras et de l’Ecole
  • Animation sabar avec musiciens traditionnels accompagné d’un membre de Janghi, leur collaborateur et passionné de musique traditionnelle, Nathan








Opération set setal autour du Daara et de la Mosquée

Le sabar....



II.                  AMELIORATION DES CONDITIONI DE VIE

Cette deuxième partie concerne essentiellement les talibés.

a.      ACCESS A LA SANTE

Dépenses    474.968 Fr (724,10 E)
Nous avons donné suite aux activités qui venaient de s’achever à la fin de l’année précédente visant à créer les conditions d’accès à la santé pour les talibés (formation de 36 talibés en “Volontaires pour la Santé au Daara”, visites médicales des talibés de 18 Daaras) par :

Réunion d’information, échange et concertation avec les responsables des 18 Daaras où avaient eu lieu les activités
La réunion, qui a été financée par l’ONG internationale Secours Islamique France, était présidée par le Médecin Chef du District de Guédiawaye, Dr Dieye, avec le professeur Universitaire de Pédiatrie qui avait contribué à la formation, Professeur Boubacar Camara.
En plus d’informer les responsables des Daaras sur les activités réalisées et les résultats, la réunion a permis aussi de faire la consigne officielle des boites à pharmacie et donner le certificat de la formation en Volontaire pour la Santé au Daara signé et délivré par le Médecin chef du District de Guédiawaye aux 36 talibés formés.


Supervision des Volontaires pour la Sante au Daara formés a été organisée par Sylvestre, volontaire Janghi accompagné par Dominique, l’infirmière canadienne volontaire auprès de Enfance et Paix. Elle a eu lieu aussi bien dans les 15 Daaras appuyés par le Secours Islamique France (qui l’ont financée) que dans les 3 Daaras du projet. La supervision portait sur les modalités  des soins des plaies, l’administration des traitements prescrits, la conservation et utilisation des produits de la boite à pharmacie, les mesures prises pour améliorer l’hygiène dans les daaras. L’équipement des boites à pharmacie a été renforcé, la pratique de soins des plaies a été améliorée et des opérations de nettoyage ont été faites avec fourniture d'un kit d’hygiène en cas de besoin (Daara Fourkhane)

Visite médicale et nutritionnelle

Elle a été organisée comme chaque année pour les talibés des 3 daaras. Les pathologies diagnostiquées ont été prises en charge

Consultation et soins au daara 
En plus des visites annuelles la pédiatre membre de Janghi a été sollicitée plusieurs fois par les Volontaires pour la Santé au Daara pour consulter et traiter les talibés malades




b.      ALIMENTATION, HABILLEMENT ET HABITAT

Dépenses     1 197 498 Fr (1825,60)   
                    dont 992 998 Fr (1513,84 E) pour le support mensuel en aliments

Support alimentaire mensuel aux daaras
Pour réduire le temps des talibés consacré à a mendicité Janghi offre chaque mois un stock d’aliments de base et de produits d’hygiène aux daaras, calculé sur le nombre de talibés qui ont fréquenté régulièrement l’école.

Dons d’habits

A la rentrée 2018-2019, les talibés intégrés ont reçu des habits et chaussures leur permettant de se rendre à l’école comme leurs camarades 

Pour la fête religieuse de la Korité des boubous ont été confectionnés pour eux (le prix du tissu n’est pas inclus car offert par des membres de Janghi). C'est ainsi que le jour de la Korité les talibés sont allés à la mosquée d'abord et dans les rues ensuite, avec leur nouveau boubou pour la première fois comme les autres enfants
  

Don d’un réservoir pour l’eau au Daara Mame Khalifa Niass pour pallier aux nombreuses

coupures dans le quartier 



c.       CONTACTS AVEC LA FAMILLE

Dépenses     105 000 Fr (160,07)   

A l’occasion de la fête religieuse annuelle (Gamou) à Niahene, le village du marabout du Daara Mame Khalifa Niass, le projet a contribué à payer le transport des talibés originaires de la zone pour leur permettre de participer à la fête et se rendre ensuite dans leurs villages d’origine plus ou moins proches  et voir leurs parents que beaucoup d’entre eux ne voyaient pas depuis leur arrivée au daara .

Ceci a permis à 3 volontaires de Janghi de répondre à l’invitation du marabout de participer au Gamou, rendre visite aux parents des talibés et renforcer ainsi la confiance réciproque (Janghi, Parents, Marabout). Les visites ont permis aussi  de sensibiliser les parents sur l’importance de l’extrait de naissance pour leurs enfants et la disponibilité de Janghi à aider pour les démarches

Ce talibé n'avait pas revu ses parents depuis son départ pour le daara 4 ans auparavant.
Il découvre son petit frère né entre temps

AUTRES DÉPENSES
Dépenses de fonctionnement et collecte des données : 303.550 Fr (462,77 E)
Ces dépenses concernaient surtout le payement des déplacements des membres de Janghi qui mènent des activités sur le terrain et n’ont pas un revenu personnel leur permettant de les effectuer. Une motivation aussi a été donnée pour le temps qu’ils ont dû passer dans la collecte des données ou la comptabilité sans avoir d’autres sources de revenu.


ÉVÉNEMENTS DE L’ASSOCIATION JANGHI

Création de l’ONG Janghi Sénégal
Les volontaires de Janghi à Dakar ont créé l’ONG Janghi reconnue par le Ministère de l’Intérieur du Sénégal.
En haut les membres de Janghi, en avant le Comité des Sages

L’ONG a réalisé une importante activité de promotion et collecte de fonds : LA KERMESSE pour les enfants de Dakar à la place du Souvenir le 2 Décembre 2018.

Visite de Janghi Italie aux projets au Sénégal :

Au cours de la première quinzaine de mars il y a eu la visite de Déguène et Aldo (Présidente et Trésorier de Janghi) accompagnés par deux autres sympathisants de Janghi Luca et Alessio, de Genova.
Ils ont assisté à quelques activités, visité l’école et rencontré les élèves de toutes les classes en participant à une leçon de la classe de transition CT2 des talibés.



Une réunion a été organisée entre eux, les volontaires de Janghi Sénégal et les responsables de l’ONG Enfance et Paix pour faire le bilan du projet, analyser les problèmes et les résultats et émettre des recommandations et propositions très utiles.
Il y a eu aussi une rencontre avec Enrica Bianco qui a proposé sa collaboration pour faire connaitre le projet et rechercher des fonds.
Cette visite a permis à nos sympathisants  Luca et Alessio de voir les réalités du projet dans leur contexte local et a été aussi très utile pour ceux qui travaillent sur le terrain en termes d’input et d’encouragement.
Comme toujours toutes les dépenses du voyage (billet d’avion et séjour) ont été totalement prises en charge par les volontaires en visite qui en plus ont même apporté du matériel pour les projets (entre autres un ordinateur portable)
                                                                                
Un autre membre de Janghi qui vit en France, Nadia, de passage à Dakar est venue voir le projet et participer aux activités de la Journée Nationale du Talibé en avril.



Volontaires venus de l’étranger donner un peu de leur temps :


Au début de l’année nous avons eu la visite et une contribution pratique d’une volontaire italienne, Chiara Franchi. Sa présence à l’école ses observations et conseils nous ont permis de prendre des mesures pour améliorer l’organisation et la qualité de l’enseignement des classes de transition des talibés.

IEn février un groupe de 4 infirmières italiennes (dont une d’origine sénégalaise) sont venues nous aider pour les visites médicales et elles nous ont apporté deux valises pleines de produits médicaux et des nombreuses brosses à dents pour les petits talibés

Paolo et Elena, deux infirmiers italiens, venus pendant une dizaine de jours en fin juin, nous ont donné un coup de main dans les soins des talibés malades ou blessés ensemble avec le Volontaire pour la Santé.


Enfin il y a eu deux volontaires canadiens de notre ONG partenaire Enfance et Paix, Dominique et Hugo, qui sont restés 6 mois et ont donné un très grand support aux activités du projet. Dominique pour les activités de santé et Hugo pour les activités d’éducation et les activités parascolaires d’éveil.

CONCLUSIONS, RECOMMANDATIONS ET PERSPECTIVES

Avec notre voyage dans les villages des talibés et la rencontre avec les familles nous avons enclenché un mécanisme de confiance réciproque avec le responsable du daara qui a élargi l’autorisation de venir à l’école à tous les talibés qui le désirent. Ceci a créé une rapide et importante augmentation  du nombre des élèves et une plus grande implication du marabout qui vient parfois même faire visite à ses talibés dans les classes de l’école.

Au fon l'Imam responsable du Daara MKN qui vient visiter et féliciter ses talibés à l'école

La plus grande difficulté réside dans l’organisation à l’intérieur de l’école surtout après l’augmentation rapide du nombre de talibés. En effet, l’ONG Enfance et Paix qui les accueille ne dispose pas de locaux lui appartenant pour l’école et est contrainte de les louer à des privés. N’ayant pas beaucoup de moyens les locaux sont vétustes et l’un d’eux est dans un très mauvais état et peu adapté car l’année dernière le propriétaire a voulu en  récupérer une partie (des salles, la cour interne et l’unique toilette) et y placer des membres de sa famille obligeant l’école à se serrer et s’adapter à la présence d’une famille.
Toujours par manque de moyens les enseignants sont payés comme des stagiaires ce qui les amène à chercher d’autres heures de cours à donner dans d’autres écoles avec comme conséquence les retards et l’absentéisme.  Ils ne sont pas reconduits d’une année à l’autre et tout ceci rend difficile l’organisation, la discipline et l’engagement du personnel.
Pour ces raisons Janghi est en train de chercher un financement pour la construction d’une école pilote modèle dans laquelle, ne devant plus payer la location, il sera possible d’investir sur le personnel, sa formation, ses conditions de travail et être beaucoup plus exigeant sur la discipline. Ceci permettre d’assurer aux talibés des classes de transition, un enseignement plus efficace et adapté à leur situation. On fera aussi en sorte que l’école soit ouverte à la communauté en offrant des services éducatifs non seulement aux élèves inscrits mais aussi aux autres enfants pauvres du quartier. Un projet dans ce sens a été écrit et est prêt à être présenté à des bailleurs éventuels.